Gli hotel raccontano tanto della vita e della storia di Abu Dhabi. In questo post vediamo giusto qualche spunto di ispirazione per arricchire la tua esperienza di viaggio ad Abu Dhabi.
Nati alla fine degli anni Sessanta, per accogliere i primi (pochi) espatriati, quando ancora Abu Dhabi non era una meta turistica, gli hotel di Abu Dhabi sono oggi i punti di riferimento più immediati della città, e per molti rappresentano, se non proprio “casa”, il posto dove si svolge molta vita e a cui sono legati molti ricordi.
In effetti, ristoranti di tutti i tipi, bar e locali notturni, ma anche centri fitness, spiagge e piscine private, parrucchieri e centri estetici si trovano per la maggior parte all’interno degli hotel, e sono accessibili anche a chi non ne è ospite.
Inoltre, gli interni, ma anche gli esterni, di alcuni hotel di Abu Dhabi sono a volte talmente belli e scenografici da rappresentare la location perfetta non soltanto per le vacanze da “almeno una volta nella vita”, ma anche per feste di matrimonio, eventi aziendali, eventi privati, come quelli organizzati da circoli di espatriati o da appassionati che condividono gli stessi hobby e interessi, comunque importanti per socializzare, o anche semplici incontri informali tra amici.
Gli hotel belli e molto belli ad Abu Dhabi sono tanti, ma anche gli hotel meno appariscenti qualcosa di interessante su Abu Dhabi la raccontano sempre.
Hotel storici di Abu Dhabi
🏛️ Al Ain Palace Hotel Abu Dhabi –Emiratini con la barba bianca narrano che alla fine degli anni Sessanta il mare di Abu Dhabi arrivasse proprio a poca distanza da questo hotel, costruito nel 1967. Il mare oggi, dopo oltre cinquant’anni, dista un paio di chilometri, e di mezzo ci sono un parcheggio, un bel parco, la strada e la Corniche.
“Abbiamo ospitato presidenti e star del cinema, viaggiatori per turismo e per affari e varie personalità: conosciamo Abu Dhabi come nessun altro nella capitale”, vanta il claim di Al Ain Palace Hotel. Tra le recensioni, colpisce quella di un ospite che riporta di essersi trovato bene in tempi recenti come la prima volta, agli inizi degli anni Settanta.
Al Ain Palace è oggi l’hotel più antico di Abu Dhabi, ma il primo hotel in assoluto di Abu Dhabi di cui abbiamo recuperato notizia era il Beach Hotel, o Emile Bustani Hotel, fatto costruire dall’influente famiglia libanese Bustani di Beirut.
La costruzione, con le sue 25 stanze, si affacciava sulla spiaggia, nella zona nord-orientale dell’isola su cui sorge Abu Dhabi City, presumibilmente nell’area tra Corniche Hospital e lo Sheraton Resort Corniche, altro landmark storico di Abu Dhabi, che dal 1979 delimita la Corniche con la sua inconfondibile struttura a ipslon scandita da silos, color sabbia.
🏛️ Un altro tra i primissimi hotel di Abu Dhabi era lo Zaker Hotel (costruito nel 1969) in zona Hamdan Street, che fu poi demolito tra il 2007 e il 2009.
🏛️ Un’ultima curiosità: il primo hotel “moderno” in assoluto degli Emirati Arabi era l’Hilton di Al Ain (ora Radisson Blu Hotel & Resort) costruito per celebrare il matrimonio di Sua Altezza Sheikh Khalifa bin Zayed Al Nahyan.
Le nozze si svolsero nel 1971, ma la costruzione dell’hotel pare sia iniziata intorno al 1963.
Hilton Abu Dhabi – Corniche (Radisson Blu dal 2018): il più amato dagli espatriati
Iniziato nel 1971 e inaugurato da Sheikh Zayed il 23 maggio del 1973, il “vecchio Hilton” su Corniche West (dal 2018 Radisson Blu Resort) è stato senza dubbio l’hotel più amato dagli expat di prima generazione, quello legato all’integrazione e alla socializzazione tra i primi fuori sede ad Abu Dhabi. Non era ancora tempo di turisti.
End of an era: legendary Abu Dhabi hotel on the Corniche will no longer carry the Hilton name after 45 years https://t.co/Aya9aZ0Yzt pic.twitter.com/ylevPNjuCT
— The National (@TheNationalNews) October 31, 2018
Le fotografie di Alain St-Hilaire, il fotografo e filmmaker che dal 1969 ha documentato la nascita e la crescita di Abu Dhabi nell’arco di quarant’anni, mostrano il vecchio Hilton di Abu Dhabi nei primi anni Settanta, e un’immagine della città tutta sabbia che si fa fatica a riconoscere nella moderna Abu Dhabi.
Quell’hotel aveva portato una vera e propria rivoluzione culturale ad Abu Dhabi, a partire dal concept di accoglienza riservata agli ospiti dell’hotel che, ricordiamolo, non erano turisti, ma per lo più manager e ingegneri che venivano dall’estero per lavorare nella nascente industria del petrolio. “Dopo un’intensa giornata di lavoro, un uomo non deve alzare un dito quando rientra nel suo hotel!”: così il manager dell’Hilton prometteva alla nuova categoria di ospiti, come si può leggere nell’inserzione pubblicitaria su Gulf Mirror del 1973.
E illustrava una serie di servizi che all’epoca e in quel contesto erano indubbiamente coccole di gran lusso: l’aria condizionata a portata di mano (solo un pulsante da schiacciare!), la piscina, la spiaggia privata, la sauna per il relax, un ristorante elegante e anche un esperto bar tender a disposizione.
Raccogliendo i ricordi di espatriati di lungo corso, l’Hilton Abu Dhabi Corniche era anche uno dei primi posti a offrire serate con musica dal vivo e forme di intrattenimento per tutte le fasce di età, man mano che la popolazione degli espatriati cambiava con l’arrivo di consorti e figli.
Anche qui, scopriamo tra le recensioni quella di una signora che ritorna in questo hotel dopo alcuni anni perché le ricorda la sua adolescenza trascorsa ad Abu Dhabi, e l’Hilton era il punto di ritrovo con i suoi amici.
John Dennehy su The National, in diversi interessanti articoli dedicati all’argomento ricorda che l’Hilton aveva persino rivoluzionato il buffet e, in un certo senso, l’approccio culturale al cibo della zona, con l’introduzione di delikatessen quali il fois gras e il salmone affumicato, ma anche la lattuga iceberg, l’avocado e i carciofi che venivano spediti puntualmente da Londra con un volo aereo settimanale.
Due recenti celebrità architettoniche tra gli hotel di Abu Dhabi
Ogni hotel di Abu Dhabi ha la sua particolare architettura e il suo mondo, e starei qui a raccontarvi di tutti, come se vi parlassi di vecchi amici o compagni di avventure.
In questo post mi limito a due recenti celebrità, di particolare interesse architettonico, apprezzato a livello internazionale:
✨ W Abu Dhabi (ex Yas Viceroy)
Yas Viceroy, oggi W Abu Dhabi Hotel, è stato progettato dallo studio newyorchese Asymptote Architecture di Hani Rashid e Lise Anne Couture, nel 2010.
Se almeno una volta hai seguito, o intravisto, in tv una Formula 1 ad Abu Dhabi, l’edificio con la sua architettura non ti sarà sfuggita. L’hotel ha infatti la particolarità di essere costruito, in parte, sul circuito di Yas Marina e sicuramente non passa inosservato.
L’edificio in cui si trova W Abu Dhabi è infatti costituito da due torri di dodici piani, una, appunto, sul circuito, l’altra sulla Marina.
Le due torri sono collegate da un ponte in vetro e acciaio “monoscocca” e da una Grid Shell, una copertura a guscio graticolata, che sovrasta la pista del circuito di Formula 1.
I progettisti hanno scatenato la fantasia e il talento per cercare di conciliare in questo edificio elementi estetici del mondo islamico, arte e tradizione araba, forme legate alla rappresentazione della velocità, della spettacolarità e della luce.
Come dichiarato dalla stessa Asymptote “la ricerca qui è stata ispirata da quella che si potrebbe chiamare l’arte e la poetica delle corse automobilistiche, in particolare la Formula 1, insieme alla realizzazione di un luogo che celebra Abu Dhabi come tour de force culturale e tecnologico”.

Il Grid Shell ha un sistema di illuminazione che accende i 5389 elementi in vetro singolarmente, con un sistema di controllo integrato che regola i colori e la luminosità di ogni pannello 20 volte al secondo.
Il complesso sistema di illuminazione, che crea un effetto di “velo simile all’atmosfera, visibile a chilometri di distanza” è stato progettato in collaborazione con Rogier van der Heide e il suo team di Arup Lighting.
✨Emirates Palace
Super landmark, tra i simboli della città, Emirates Palace ormai presente in tutti gli itinerari per chi visita Abu Dhabi.
Ma che cos’ha di così speciale questo posto?
Su Livingabudhabi, ne parliamo qui 👇
Miniguida per Emirates Palace >>
Emirates Palace e il sogno dello sceicco >>
Un paio di star del cinema tra gli hotel di Abu Dhabi
Curiosità flash: un paio hotel di Abu Dhabi sono stati protagonisti di film d’azione, entrambi nella categoria car movies.
🎞️ Race 3 (2018), il più recente, è un film di produzione bolliwoodiana, con la star Salman Khan, attore e produttore. Oltre Emirates Palace, nel film si possono individuare altri due hotel iconici della città: W Abu Dhabi – Yas Island e St Regis Abu Dhabi.
🎞️ Il più noto è però Fast and Furious 7 (2015), dove appaiono Emirates Palace e Jumeirah at Etihad Tower (da Ottobre 2020 Conrad, primo hotel di lusso ad Abu Dhabi del gruppo Hilton).
A Emirates Palace e a Jumeirah at Etihad Towers si ambienta la scena del party, che si concluderà con la scena da brivido dell’auto che salta giù dal grattacielo di Etihad Towers.
Fast and Furious 7, di cui avremo occasione di riparlare, è il primo film in cui la città di Abu Dhabi appare come location, con la ripresa di alcuni posti iconici: gli hotel, almeno un paio, non potevano mancare.
